Questa non è una “piccola casa editrice” ovvero non è nata “in quel modo”.
Ha preso forma per caso qualche tempo fa quando qualcuno mi ha chiesto d’impaginare un libro ma soprattutto di fare in modo che venisse anche pubblicato (e che il tutto costasse meno possibile). Chi me lo chiedeva si era già rivolto a vari “piccoli editori” ma per ragioni diverse nessuno lo aveva convinto del tutto… Bene, in più di trentacinque anni d’attività come “studio di progettazione grafica e cartotecnica” mi è capitato di progettare e realizzare, per altri, decine e decine di libri di qualunque tipo, forma, contenuto, e mai avevo considerata l’ipotesi di seguirne anche l’effettiva pubblicazione!  Forse era arrivato il momento di tentare una “esperienza editoriale” più profonda e completa.

Ma, coerentemente al mio lavoro di graphic designer, non era mia intenzione “diventare editore” bensì propormi come “aiutante e complice” di chi stava scrivendo e/o desiderava pubblicare un libro. Attraverso un particolare laboratorio editoriale popolare originale, multiforme, inusuale, in un costante divenire. Attraverso persone e collaboratori con chiara esperienza: creatori più che consulenti.

Con l’obiettivo di elaborare per ogni singolo libro il progetto più adatto, fare in modo che ogni singolo libro fosse un progetto nuovo e, se possibile, diverso dal solito.

Con la più completa disponibilità nel lavorare assieme agli autori (scrittrici e scrittori ma anche artisti d’altra natura e musicisti etc), assieme alla loro propria arte della parola dell’immagine del suono dell’immaginazione, assieme agli artefici di pagine dagli argomenti e dai contenuti tra i più vari, per rendere sempre animata e multiforme questa diversa esperienza editoriale.

Con la personale conoscenza diretta (affiancata a quella di collaboratori esperti e da tempo conosciuti) acquisita nel corso del tempo attraverso una intensa pratica grafica e progettuale, che permette senz’altro di affrontare in modo creativo e libero da schemi tutte le fasi di realizzazione di un libro o d’altro oggetto contenitore di cultura, fino alla stampa finale e dunque alla pubblicazione, (sempre ricercando le soluzioni migliori ma nel contempo le più economiche).

Con accordi che di volta in volta possono essere facilmente differenti, in funzione dell’opera e di chi la compone e delle sue necessità, senza complicati contratti e con completa trasparenza e collaborazione, anche nella gestione delle copie pubblicate. Perché la volontà del “non voler diventare editore come tanti altri”, porta al manifestare maggiormente la costanza e la dedizione nell’aiutare chi scrive o compone un’opera in forma di libro o di altro; un aiuto che si estende ben oltre la progettazione grafica e l’impaginazione (due cose che già vengono sviluppate con puntigliosità e passione) e che cammina di pari passo con le autrici e gli autori sulla strada per loro più pratica e di maggior funzionalità.

Perché con l’inizio di questa esperienza non è nata un’altra ennesima “piccola casa editrice” di un altro ennesimo “piccolo editore”: qui si fanno i libri, qui si progettano opere d’intelletto e di fantasia. Con intensa partecipazione gli si dà vita, si fanno crescere e si lasciano liberi di andare per la loro strada.